Alimenti e osteoporosi

Alimenti e osteoporosi

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L’osteoporosi è una patologia sistemica dell’apparato scheletrico, caratterizzata da una riduzione della massa ossea e da un deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo (diagnosticabile soltanto mediante biopsia), che comporta una maggiore fragilità ossea ed un aumentato rischio di frattura.

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La riduzione della massa ossea è frequente in particolare nelle donne, a partire dalla menopausa, e nella popolazione occidentale. È favorita dalla presenza di resezioni gastriche o intestinali, con conseguente alterazione dell’assorbimento nutrizionale, dal fumo, dalla magrezza, dalla familiarità, da diete povere di sostanze osteofile, dall’ipertiroidismo, dall’inattività, dal Cushing, dall’assenza di gravidanze, dall’eccesso di alcolici, dai cortisonici, dai farmaci anticonvulsivanti, dall’iperparatiroidismo, dalle diete acidificanti e dalla razza bianca. Dopo il menarca si verifica un graduale declino sia del deposito osseo sia dell’assorbimento di calcio a livello intestinale. Una reale riduzione della massa ossea inizia intorno ai 35 anni e presenta un’accelerazione con la menopausa nella donna. Tale sindrome interessa soprattutto la donna in menopausa, con un rapporto di 8 a 2 rispetto all’uomo. Tra le donne di età superiore ai 50 anni e che non hanno una diagnosi di osteoporosi, la densitometria ossea permette di dimostrare che il 40% presenta osteopenia e il 7% presenta una condizione di osteoporosi. La presenza di osteoporosi si associa ad un aumento del rischio di frattura di 4 volte. Fattori di rischio per la riduzione della densità ossea sono:l’età,storia personale o familiare di frattura,razza Asiatica o Hispanica,fumo,etc. Le cure per l’osteoporosi sono lunghe e non conducono alla guarigione, ma servono solo al contenimento della malattia. La prevenzione è quindi di fondamentale importanza e consiste in primo luogo nel cercare di raggiungere una massa ossea adeguata quando si è giovani. Alcune (limitate) attività di prevenzione sono ancora possibili nell’età adulta, ma a prezzo di un impegno e di una determinazione notevoli. Senza l’intervento di farmaci, un soggetto adulto può sperare solo di ridurre l’entità della perdita della massa ossea raggiunta in precedenza, ma non di mantenerla se era ridotta in precedenza. La prevenzione si fonda su almeno tre punti:

a. assumere una quantità adeguata di calcio e vitamina D;
b.evitarela sedentarietà, svolgendo una efficace attività fisica;

c. non fumare e ridurre l’eccessivo consumo di alcool e caffè 

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 ASSORBIMENTO DEL CALCIO

Assumere una quantità adeguata di calcio
. Le nostre abitudini alimentari non consentono di raggiungere la quantità giornaliera necessaria, stimata in 1/1.5 grammi al giorno (a seconda che la donna assuma o meno estrogeni).
. Tale quantità può essere ottenuta aumentando il consumo di latte e derivati.
. La quantità di calcio contenuta in un litro di latte (circa 1.200 mg) è indipendente dalla percentuale di grasso, per cui il latte scremato ha la stessa concentrazione in calcio del latte intero.
. La quantità di latte e derivati che contiene 300 mg di calcio permette un introito effettivo di calcio pari a 96.3 mg, se si considera che l’ assorbimento medio è del 32%.Tuttavia tale assorbimento è influenzato da diversi fattori molto importanti. L’assunzione di latte sola non ha efficacia se non si considerano tutte le altre indicazioni comportamentali.
. Lo yogurt può essere assunto in sostituzione del latte dai soggetti che non tollerano il lattosio.
Oltre ai latticini, gli alimenti relativamente ricchi in calcio sono:
. alcune varietà di verdure a foglia verde, caratterizzate anche da un basso contenuto di ossalati e da un elevato assorbimento percentuale di calcio (dal 50 al 68% = ottima biodisponibilità):broccoli, cavolini di Bruxelles, verze, cavoli
. alcuni prodotti ittici conservati con lo scheletro sottolio o in salamoia (salmone, sardine, alici)
. i legumi
. alcuni prodotti della soia (tofu, ecc.)
. i cereali integrali
. alcune varietà di frutta secca di tipo oleoso (mandorle, noci)
. una certa quantità di calcio si assume anche facendo uso delle comuni acque minerali da tavola.
. alcuni alimenti disponibili in commercio sono addizionati di calcio (alcune varietà di latte o succhi di frutta o cereali per la prima colazione).
Assumere una quantità adeguata di vitamina D è essenziale per il metabolismo del tessuto osseo. La quantità raccomandata è di 400-800 Unità Internazionali al giorno, assunte in genere con le uova, il fegato, il pesce. Se non si riesce a consumare questi cibi in quantità adeguata non è comunque il caso di allarmarsi, perché le richieste dell’organismo di vitamina D possono essere ugualmente soddisfatte dalla sintesi cutanea della vitamina che avviene per azione dei raggi solari.15 minuti di esposizione giornaliera di viso e braccia sono sufficienti per assicurare una buona sintesi di vitamina D.

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FATTORI ALIMENTARI CHE INFLUENZANO LO SVILUPPO DELLA OSTEOPOROSI

VITAMINA A :Necessaria per il normale rimodellamento osseo. Latte, uova, carne e fegato sono buone fonti di vitamina A
VITAMINA B6:Carne rossa, pesce e pollame sono buone fonti di vitamina B6
VITAMINA C:Promuove la formazione di collagene. Agrumi, vegetali a foglia verde e patate sono buone fonti di vitamina C
VITAMINA K:concentrata nei vegetali a foglia verde e in alcuni oli vegetali.
Fattori alimentari che influenzano  sul metabolismo  del calcio sono:fosforo,proteine,sale,caffeina,alcool e fibre vitamine. Le donne che hanno un moderato consumo di alcool hanno una maggiore massa ossea rispetto alle donne astemie. L’effetto positivo dell’alcool è maggiore nelle donne postmenopausali rispetto a quelle fertili. L’alcool potrebbe ridurre la perdita di massa ossea nelle donne postmenopausali attraverso un aumento delle concentrazioni degli estrogeni circolanti. In alternativa, l’alcool potrebbe agire direttamente sulle cellule dell’osso riducendo il rimodellamento osseo. Una dieta ricca in proteine (ad esempio ricca in carne e uova) può indurre una eccessiva escrezione di calcio. Il caffè e le bevande ricche di caffeina (coca cola, ecc) hanno un effetto calciurico. Un eccessivo introito di fibre alimentari riduce l’assorbimento del calcio

Questi in linea di massima sono semplici ma importanti consigli.

Grazie per l’attenzione